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Rivelazioni "private" e Medjugorje

Data: 20 luglio 2005 , Originariamente pubblicato 10 novembre 2001
Autore: Dr. fra Ljudevit Rupcic, OFM
Categoria: Medjugorje nella Chiesa , Riflessioni teologiche , Sacerdoti di Medjugorje

Rivelazioni "private" e Medjugorje

Il termine rivelazioni "private" è già da tempo di uso comune nella teologia. Il suo contrario è rivelazioni "pubbliche". Tuttavia la rivelazione pubblica sarebbe quella data nella Bibbia e la privata, al di fuori dalla Bibbia. Sarebbe dunque più giustificabile parlare di rivelazioni bibliche e extra bibliche e non vi è alcuna ragione di dare più onore e significato alle prime piuttosto che alle seconde. Perché se entrambe sono vere, se entrambe vengono da Dio, secondo le loro origini, sono entrambe divine e ugualmente di valore. Entrambe sono pensate da Dio per la gente ed Egli vuole che entrambe siano accettate. Oltrimenti non avrebbe nessuna ragione per parlare. Se avessero delle differenze giustificabili, non sarebbero mai nel senso che una è obbligatoria e l'altra no. Sono entrambi obbligatorie. Per chi ne è coinvolto o per chi ha raggiunto ragioni sufficienti e sicurezza morale riguardo la loro autenticità, entrambi obbligano nello stesso modo.

La rivelazione contenuta nella Bibbia è detta "il canone" che è il dogma di fede. L'autenticità di ogni altra rivelazione è in qualche modo stabilita in rapporto a questa. Prima di tutto, tutto quello che potrebbe essere contrario alla rivelazione sarebbe non autentico o falso. Dunque la rivelazione biblica fornisce la garanzia di certezza e, in senso negativo, la rivelazione contraria è falsa. In più, l'autenticità della rivelazione biblica è garantita dal magisterium della chiesa al quale lo Spirito Santo è dato da Cristo per preservare con fede la rivelazione e per interpretarla con infallibilità. Per la rivelazione extra biblica, il magisterium non ha l'autorità diretta m indiretta. Questo significa che, se stabilisse che una rivelazione extra biblica è contraria alla biblica, sarebbe certo che non è autenticamente divina. Perché: " Anche se noi o un angelo dal cielo predicasse il vangelo non secondo quello che noi vi abbiamo detto, che la maledizione scenda su di lui!" (Gal 1,8). D'altra parte, se il magisterium sostenesse una rivelazione extra biblica, non si è obbligati da questo ad accettarla come autentica. Se si hanno le proprie ragioni, si deve accettarla con fide divina. Ma se non si hanno le proprie ragioni, si può sia rifiutarla che dubitare. In questo caso, la persona non è obbligata per fede catholica.

La storia della Chiesa testimonia che ci sono sempre state rivelazioni extra bibliche. Secondo la loro struttura e forma, sono pari alle rivelazioni bibliche e sono regolarmente collegate con apparizioni o visioni. Di norma, si trattava dell'apparizione di Gesù, di angeli o di santi. Mentre ai nostri giorni, della Madonna.

Le locuzioni (auditiones) sono anche collegate a visioni. Lo confermano le più recenti apparizioni della Madonna a le Salette, Lourdes, Fatima e Medjugorje. I veggenti, oltre che vedere la Madonna, sentono i suoi messaggi che normalmente chiamano alla conversione, alla preghiera, specialmente del rosario e alla penitenza anche se tutte mirano maggiormente al rinnovamento e al fiorire della vita della Chiesa, piuttosto che al dare nuove verità della fede.

Nessuno può chiudere la bocca a Dio. Non ha finito la sua conversazione e la sua rivelazione alla gente. Nella Chiesa e nel mondo esse continuano in modi diversi. Il discorso di Dio, in senso largo, prende la forma di visione e nessuno può discutere ciò. Le rivelazioni extra bibliche non sono solo possibili ma anche attuali. Lo Spirito di Dio che Cristo ha mandato alla Chiesa, le ricorda costantemente le parole di Gesù e la conduce a tutta la verità (Gv. 16,13). Non solo attraverso la gerarchia ma anche attraverso i carismi e chi li possiede, perché la Chiesa non è solo gerarchica ma anche carismatica. Ecco perché lo Spirito Santo non è legato alla gerarchia ma vice versa. E' libero e soffia dove vuole. Dà incentivi alla Chiesa e conduce la Chiasa anche attraverso i carismatici. Né la gerarchia né i carismatici possono usurpare per se stessi il diritto esclusivo di parlare e agire nel nome dello Spirito Santo. I loro ministeri hanno origine dallo stesso Spirito e devo essere armonizzati, Tuttavia, né la gerarchia né la Chiesa devono esser soddisfatti in se stessi e indifferenti alle visioni, apparizioni e rivelazioni. La gerarchia non deve solo non rifiutarle e tollerarle ma deve sia accetterle che promuoverle, altrimentei sarebbe rifiutare lo Spirito stesso. Visioni e rivelazioni rientrano nel carisma profetico che non può mancare nella Chiesa e che rende necessario una comprensione migliore della stessa dottrina o verità e, in particolare, una nuova direzione ed impeto per l'attività umana. Tutto questo non perché dopo la rivelazione biblica serebbero necessarie nuove dottrine o verità ma perchè una nuova luce è necessaria.

Attraverso l'intera storia, è stata più o meno espressa una posizione critica nei confronti della rivelazione extra biblica. Più ampi e più numerosi dibattiti sono iniziati con il cominciare dei tempi moderni, secondo i quali il migliore segno dell'autenticità della rivelazione extra biblica è il suo essere d'accordo con la rivelazione biblica. Se questo è affermato, il contenuto della rivelazione extra biblica, che va al di là delle capacità dei veggenti, parla molto in loro favore. In ciò, la salute mentale e fisica del soggetto gioca un ruolo importante. La santità personale e lo stato di grazia contribuisce alla sua autenticità anche se non sono indispensabili. In linea di massima anche grossi difetti morali non sono un ostacolo alla autenticità della rivelazione. L'eroismo morale del soggetto della visione contribuisce positivamente all'autenticità della verità. In questo caso, anche circostanze concomitanti hanno un significato, mentre errori conseguenti non sono considerati un criterio negativo. Questi criteri interni sono accompagnati da criteri esterni: il miracolo e l'approvazione della Chiesa. Il coinvolgimento in questioni controverse e in problemi politici parla a sfavore dell'autenticità della visione perché le visioni servono il Regno di Dio e non la curiosità e alcuni scopi interamente di questo mondo.

Le rivelazioni extra bibliche in generale non portano nessuna nuova verità ma forse solo un riconoscimento migliore delle verità biblicamente rivelate e, più di tutto, sicuramente la domanda di una migliore più urgente applicazione della rivelazione biblica su una particolare posizione della chiesa o un gruppo individuale in essa. In genere vogliono ispirare alla fede e alla conversione e quindi portare alla salvezza. Sono richieste ed incentivi piuttosto che asserzioni. Il loro scopo è dirigere il comportamento della gente verso Dio. Su questo, San Tommaso d'Aquino dice: "Quando non ci saranno più rivelazioni, la gente sarà senza guida" (Summa II-II q 174 a 6). Per questo motivo, nella Chiesa ci sono sempre stati dei profeti che non hanno proclamato delle nuove dottrine ma hanno dato una direzione alla attività umana. Lo stesso San Tommaso d'Aquino enfatizza: "La rivelazione è data per il bene della Chiesa." (Summa II-II q 172 a 4 ). Chiama a una vita Cristiana più autentica e indica la necessità e i mezzi che hanno una maggiore priorità. E' la risposta del cielo a particolari domande del tempo e quindi aiuta più di qualsiasi sforzo intellettuale e teologico.

Poiché le rivelazioni extra bibliche sono straordinarie e cospicue, causano più attenzione della proclamazione delle verità bibliche e delle direttive della Chiesa e agiscono da "terapia shock". Si sa bene che le apparizioni a Lourdes, Fatima e Medjugorje hanno intensificato la devozione e risvegliato la vita spirituale in tutto il mondo. Hanno molto contribuito al rinnovo della confessione e al profondo rispetto per l'Eucarestia.

Un'enfasi troppo marcata alla rivelazione extra biblica invece che al Vangelo non serebbe sano e normale. La rivelazione biblica è preferibile ma quella extra biblica non deve essere rifiutata, semplicemente perché viene anch'essa da Dio e perché con essa Dio vuole dire qualche cosa all'uomo. Ecco perché entrambi i casi di parola di Dio sono vincolanti.

 

Fonte: © Information Centre "Mir" Medjugorje ( www.medjugorje.hr ^ )

 


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