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Riflessioni sui Messaggio di Medjugorje, 25 febbraio 2000


 

Messaggio di Medjugorje, 25 febbraio 2000
"Cari figli, svegliatevi dal sonno dell'incredulità e del peccato, perché questo è un tempo di grazia che Dio vi dà. Utilizzate questo tempo e cercate la grazia della guarigione del vostro cuore da Dio, affinché voi possiate guardare col cuore Dio e gli uomini. Pregate in modo particolare per coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio, e testimoniate con la vostra vita perché anche loro possano conoscere Dio e il suo incommensurabile amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "

Questa prima frase "svegliatevi!" o "non dormite!" la incontriamo molto spesso nell'Antico Testamento ed anche nel Nuovo Testamento. Svegliarsi è credere. Svegliarsi è liberarsi dal peccato. Pensiamo alla Quaresima che è vicina; Quaresima che ci ricorda i 40 giorni di preghiera e digiuno di Gesù nel deserto. Anche noi vogliamo entrare con la fede in questo tempo di grazia e viverlo, soprattutto con la preghiera, la rinuncia, il digiuno: più preghiera, più sacrifici. Solo così Dio può darci la grazia della fede e liberarci dalla nostra incredulità e dal peccato. Chi comincia a fare ciò, si può dire che veglia, è desto e vuole progredire nel cammino spirituale di santità. Dice la Madonna: "Questo è un tempo di grazia che Dio dà a voi". Non è la prima volta che la Madonna parla di "questo tempo di grazia". Per ciò che riguarda Dio, questo tempo, tutti i tempi sono "tempi di grazia". Per quanto riguarda noi, riconosciamo bene i tempi di grazia (Quaresima, Avvento…): sono sempre tempi particolari in cui la più facilmente ci apriamo all'azione della grazia divina. Vi sono persone che non frequentano la Chiesa durante l'anno, ma vanno alla Messa di Natale e di Pasqua… Anche attraverso queste apparizioni a Medjugorje, dobbiamo comprendere che Dio è misericordia infinita, sempre disposto a dare il suo perdono e la grazia, la cui efficacia, però, dipende dalla nostra risposta e collaborazione. La Madonna ci invita a cercare la guarigione del cuore, che solo Dio può dare. Il peccato è la vera grande ferita del cuore; e ferite del cuore sono anche le conseguenze del peccato: ferite del cuore e ferite dell'anima che possono anche ripercuotersi sul nostro corpo. Ebbene, proprio in questo tempo chiediamo in modo particolare la guarigione del cuore. Ma per poter chiedere bisogna, nella verità, riconoscere il proprio peccato, le proprie ferite, dall'infanzia fino al momento presente. Solo dopo questa guarigione profonda, ci suggerisce la Madonna, potremo guardare Dio e gli uomini "con il cuore". Quando il cuore è guarito, possiamo ascoltare la parola di Dio, ascoltare Dio che ci ama; possiamo guardarlo nella creazione, nei nostri fratelli. Il peccato ci fa ciechi e noi non vediamo più né noi stessi, né gli altri, né Dio. Il peccato ci fa sordi: non sentiamo più né Dio, né gli altri. Tutti abbiamo bisogno di questa guarigione per guardare con cuore nuovo la nostra vita e Dio. L'ultima parte del messaggio ci ricorda l'intenzione che la Madonna porta nella preghiera con Mirjana ogni mese il giorno 2, dal 2 agosto 1987. Adesso ciò avviene dalle 10 alle 11. Prima avveniva in forma di "locuzione interiore"; adesso Mirjana dice che vede la Madonna. Quando si conosce e riconosce l'Amore di Dio, non ci è difficile pregare e convertirsi. Così la nostra vita aiuterà altri a conoscere Dio e il suo immenso Amore. Dunque, un bellissimo programma per questo tempo di grazia: vincere l'incredulità e il peccato e liberarsene, chiedere la guarigione del cuore, pregare per coloro che ancora non credono affinché conoscano l'Amore di Dio. Così, in questo Anno Giubilare, se viviamo questo messaggio, sarà per noi un vero Giubileo!
P. Savko Barbaric'

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